Perchè è utile sostituire la caldaia con una pompa di calore?
Almeno il 35% più efficiente di una caldaia a condensazione standard in riscaldamento Il 20% di efficienza in più nella produzione di acqua calda sanitaria rispetto alle caldaie a condensazione Facile da integrare con i sistemi di riscaldamento esistenti Detrazioni fiscali fino al 65%
1. Risparmio con le fonti rinnovabili
Migliorare la prestazione energetica di un edificio o di un appartamento esistente pone spesso più problematiche rispetto alla progettazione di una nuova costruzione ad alta efficienza. Per spendere poco e guadagnare sia per se stessi che per l’ambiente bisogna tenere sotto controllo involucro ed impianti, ma il salto di qualità per quanto riguarda le classi energetiche avviene se il fabbisogno energetico della residenza viene coperto in misura significativa da energia prodotta con fonti rinnovabili attraverso l’istallazione di un impianto fotovoltaico o un impianto solare sul proprio tetto, che se pur prevede una spesa iniziale per l’istallazione, viene ammortizzata negli anni.
2. Calcolo preventivo per conoscere l’effettivo risparmio nel tempo
L’utente specie in questo periodo di crisi è afflitto dalla problematica della spesa iniziale da sostenere. Il nostro preventivo oltre a contenere il costo per la fornitura e installazione dei macchinari viene arricchito da una relazione nella quale può orientarsi sulle tempistiche di rientro finanziario per la spesa che si va a sostenere. I dati che si richiedono sono: le persone che abitano il locale, i metri quadri dell’abitato e i metri cubi di combustibile consumati annui.
3. Aumento valore dell’immobile
Nel mercato immobiliare esistono due modalità per valutare un immobile, un metodo sintetico (è basato sul confronto e sulla conoscenza del mercato) normalmente usato nelle compravendite dalle agenzie immobiliari e un metodo analitico, basato sull’ipotesi che l’immobile sia in grado di fornire perpetuamente un reddito annuo, ovvero, in formula
Valore immobile = Redditi annui / saggio di capitalizzazione
Essendo il valore di mercato il dato cercato e considerando che il saggio di capitalizzazione rimanga invariato prima e dopo l’intervento perché la sua variazione viene causata da fattori non riconducibili allo stesso, l’unico elemento che occorre prendere in considerazione è il reddito che l’immobile è in grado di produrre. Verificato che il reddito varia al variare dei costi di esercizio (tra i quali il costo energetico ne è parte) allora possiamo considerare il mancato esborso sui costi energetici quale incremento del reddito ottenibile dall’immobile.
4. Tariffa D1 conveniente per le pompe di calore
Dal 1 luglio 2014 gli utenti che utilizzano una pompa di calore come sistema di riscaldamento possono richiedere l’accesso alla tariffa D1, più vantaggiosa delle classiche D2 e D3. Oltre che alla pompa di calore, la tariffa D1 si applica a tutti gli elettrodomestici dell’abitazione, garantendo una considerevole riduzione della bolletta elettrica. Rispetto a una tariffa standard D3, la nuova tariffa D1 consente un risparmio del 30% circa, con l’ulteriore vantaggio di avere un’unica linea elettrica e un’unica bolletta. Rispetto a una tariffa standard D3, la nuova tariffa D1 consente un risparmio del 30% circa, con l’ulteriore vantaggio di avere un’unica linea elettrica e un’unica bolletta. Nella fase di sperimentazione iniziale (fino al 31/12/2015), l’accesso alla tariffa D1 è consentito solo ai clienti che rispettano i seguenti requisiti:
a) Devono essere clienti titolari di utenze elettriche cosiddette domestiche. Non possono avere accesso alla D1 i condomìni e gli utenti del terziario, dove viene applicata la tariffa BT;
b) Devono avere un contatore elettronico telegestito (ampiamente diffuso tra gli utenti elettrici) e devono già avere un contratto di fornitura elettrica. È necessario verificare che il proprio venditore aderisca alla sperimentazione della tariffa D1;
c) Devono utilizzare la pompa di calore per il riscaldamento della propria abitazione di residenza anagrafica: non è possibile richiedere la tariffa D1 per le seconde case.
5. Detrazioni fiscali per riqualificazione energetica
Sulle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014, per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici già esistenti, spetta una detrazione del 65%. Percentuale che passerà al 50%, per i pagamenti effettuati dal 1º gennaio 2015 al 31 dicembre 2015. Va ricordato che le spese sostenute prima del 6 giugno 2013 fruivano della detrazione del 55%. Dal 1° gennaio 2016 il beneficio sarà del 36%, cioè quello ordinariamente previsto per i lavori di ristrutturazione edilizia.
La detrazione spetta per le spese sostenute, e rimaste a carico del contribuente (per es. non incentivati dal Comune) per:
- interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati in un’apposita tabella (i parametri cui far riferimento sono quelli definiti con decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). Il valore massimo della detrazione è pari a 100.000 euro;
- interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali, strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti), finestre comprensive di infissi, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro. La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, in un’apposita tabella (i valori di trasmittanza, validi dal 2008, sono stati definiti con il decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010). In questo gruppo rientra anche la sostituzione dei portoni d’ingresso, a condizione che si tratti di serramenti che delimitano l’involucro riscaldato dell’edificio verso l’esterno o verso locali non riscaldati e risultino rispettati gli indici di trasmittanza termica richiesti per la sostituzione delle finestre;
- l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. Il valore massimo della detrazione è di 60.000 euro;
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. La detrazione spetta fino a un valore massimo di 30.000 euro;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia, con un limite massimo della detrazione pari a 30.000 euro;
- interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, con un limite massimo della detrazione pari a 30.000 euro.